Che cos’è l’implantologia guidata?
Gli impianti sono dispositivi che sostituiscono gli elementi dentali persi. La novità importante è l’abbandono della metodica dei ponti che prevedeva il sacrificio dei denti vicini spesso sani.
L’impianto è costituito da un materiale, il titanio, che ha una elevata affinità per l’osso: essendo facilmente inquinabile da altri metalli si preferisce usare tipologie con livelli di purezza elevati, i migliori impianti con qualità di titanio tipo 4.
L’impianto ha una forma che riproduce in parte quella della radice del dente e può avere dei trattamenti della superficie che migliorano il contatto con l’osso.
L’intervento chirurgico della implantazione prevede una attenta analisi del paziente: Anamnesi volta a verificare le abitudini di vita (Fumo, alcool, grado di igiene orale) ,la condizione di salute (Diabete, Problemi cardiocircolatori, osteoporosi) sia i farmaci che il paziente assume (antiaggreganti,anticoagulanti, farmaci per l’osteoporosi).
Visita odontoiatrica per valutare lo stato dell’occlusione (denti estrusi, bruxismo, monolateralità di masticazione) e la altezza e spessore ‘presunti ‘ della zona ossea interessata.
Visita odontoiatrica per valutare lo stato dell’occlusione (denti estrusi, bruxismo, monolateralità di masticazione) e la altezza e spessore ‘presunti ‘ della zona ossea interessata.
L’indagine radiologica è fondamentale ed un ruolo sempre più importante è dato da quelle cosiddette 3D (Dentascan, Cone-Beam (CBCT)): queste ultime consentono infatti una analisi accurata degli spessori ossei e delle densità che rappresentano elementi cruciali per il successivo intervento.
L’intervento tradizionale si basa, dopo anestesia, su un intervento a lembo (taglio e scollamento della gengiva) in modo da esporre la zona ossea che deve ricevere l’impianto: l’intervento va eseguito con perizia ed esperienza poiché il l’implantologo non ha riferimenti guida per l’asse (inclinazione)da seguire.L’intervento, che nel caso di impianti multipli (all in 4, all in 6), prevede un esteso scollamento della gengiva, può essere gravato da gonfiore e dolore nel post chirurgico di grado elevato.
Un nuovo impulso alla metodica tradizionale è dato dalla implantologia guidata. Che cosa è innanzitutto:
uno studio in 3D con speciali software che riproducono fedelmente la anatomia del paziente, sulla quale è possibile inserire gli impianti in modo virtuale, controllandone gli assi e le profondità e potendo stabilire la qualità dell’osso (più o meno denso).
Così, come farebbe qualunque ingegnere prima di costruire una casa si fa un progetto chirurgico e si studia esattamente dove collocare l’impianto, la sua lunghezza e forma, e nel progetto aggiungere i denti del paziente ed i futuri denti sugli impianti in modo da avere da subito elementi di certezza sia per l’intervento, sia per la successiva protesi . Il paziente può condividere il progetto e su di esso fare le sue domande per avere un consenso informato il più ampio possibile.
Il progetto prevede la realizzazione di una “dima chirurgica“, un dispositivo di precisione che introdotto nel cavo orale “guida” la fresa nella realizzazione del “sito implantare” (lo spazio preciso nel quale viene inserito l’impianto precedentemente progettato).
Quali sono gli aspetti migliorativi di questa metodica rispetto a quella convenzionale:
- La radiologia 3D fornisce informazioni importanti anatomiche (Nervi, arterie e forma dell’osso)
- Il software di simulazione dell’intervento permette la visione anticipata dei rapporti tra impianto ed eventuali ostacoli anatomici (nervi, vasi, seno mascellare) un esatto posizionamento sia nell’ osso che rispetto ai denti vicini o al successivo impianto.
- La dima chirurgica semplifica l’intervento riducendone i tempi, senza dover eseguire estesi tagli lineari gengiva e mettere punti ed aumentando la predicibilità(esatto posizionamento dell’impianto) fattore chiave del successo implantare.
- Follow-up chirurgico (decorso post-operatorio) molto favorevole, caratterizzato da sostanziale assenza di dolore e gonfiore.
- L’intervento, così semplificato, richiede poca anestesia e si adatta al paziente anziano che è da un lato è un frequente candidato all’implantologia e dall’altro portatore di patologie che ne limitano le indicazioni all’intervento in sede ambulatoriale.
Il valore più importante è dato dalla accuratezza (accuracy) e dalla facilità dell’intervento elementi chiave sia per il chirurgo che ha una esecuzione semplice sia per il paziente che riceve un trattamento senza effetti collaterali nell’immediato post-intervento e stabile nel tempo. Infine la successiva protesi da costruire è molto semplificata per il protesista che può intervenire in fase di esecuzione e rendere il lavoro, specialmente in zone estetiche, prevedibile e facilmente risolvibile andando incontro alle esigenze del paziente.
Si ringrazia Made in Virtual per la elaborazione dei progetti e delle immagini digitali.
A seguire, un video di implantologia guidata:
httpss://www.youtube.com/watch?v=zPOXcO8DL8w